La giornata di lunedì è stata dedicata alla città di Granada. Tutti i partecipanti sono stati condotti a Casa Favilli dove il presidente Claudio Sgroi ha guidato i gruppi che si sono avvicendati per un tour della fabbrica.
La struttura organizzativa della manifattura segue l’architettura del chiostro di Casa Favilli: si comincia dalla camera dedicata alla conservazione del tabacco alla cosiddetta “cucina” dove il ligador, con l’ausilio di una bilancia prepare le miscele da consegnare ai banchi dei torcedores. Fulcro della visita, nonché sancta sanctorum di ogni aficionados, è stato l’escaparate dove, al momento, vi sono duecentomila sigari in riposo.
A seguire, un piccolo autobus ha condotto il gruppo al lago Nicaragua per una visita in barca delle Isletas: 365 isole di origine vulcanica che appaiono come scorci di foresta galleggiante, tanto sono densi di vegetazione curata solo da madre natura, popolate da cormoran, uccelli di media taglia dal color pece e da scimmie ghiotte di noccioline e tacos che vengono offerte dai turisti, usanza dalla quale non abbiamo voluto sottrarci.
Tuttavia le isletas incontaminate sono poche e per lo più sono le più piccole, mentre per quelle più estese è intervenuto l’uomo, costruendo case da sogno e piccoli e lussuosi hotel oppure piccoli ristoranti. Infatti, una volta ormeggiata la barca, siamo giunti al ristorante Isla Pirata, dove è facile trovare posto sotto a delle alte capanne, arredate con robusti tavoli e sedie di legno. Sulla sinistra vi è anche una piscina di discrete dimensioni, che sembra essere cosa comune a tutte le costruzioni sulle Isletas. Prima ancora di sederci, ci colpisce il mix di odori che percepiamo: insieme ai fumi di cottura della cucina, si percepisce la nota vegetale del verde e il vivido profumo dell’acqua di lago.
La carta del menu non è molto ampia, però le pietanze di carne e di pesce sono particolarmente accattivanti, tanto da indurci a provare il Guapote, un enorme pesce predatore del lago dalla carne molto polposa. Mentre si attende il pranzo, gli occhi sono sempre rapiti dai colori scuri della vegetazione e da qualche cormoran che, spinto dalla fame, saltella fra i tavoli alla ricerca di qualche briciola.
Fra i nostri commensali c’è anche l’istrionico Island Jim.
Al rientro, l’organizzazione del festival ha proposto ai partecipanti un tour sul vulcano Mombacho al quale abbiamo però preferito i fumi di un Mombacho Cosecha 2013 offerto da Claudio Sgroi per il ristretto numero di invitati al suo Roof Party, un piccolo aperitivo sula terrazza della splendida Casa Favilli, dalla quale si domina l’intera città di Granada.